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L’ABC della Galizia

Vi va di giocare ancora al gioco dell’ABC? Un gioco che mi piace molto, ma che è anche uno degli articoli più difficili per me da scrivere perché alcune parole sono quasi scontate mentre altre sono davvero complicate da trovare. In ogni caso ci sono riuscita e quindi qui sotto potete leggere le mie risposte ma, qui o sui social, aspetto anche le vostre. Iniziamo? 😉

A come Albariño. L’Albariño è uno dei vini tipici della regione, il più conosciuto è il bianco, ma si può trovare anche il rosso. Tipicamente servito in una caraffa di terracotta e da bere in un bicchierino-ciotola, come nella foto.

Albariño - aspassoperlaspagna.it

B come Baiona. In gallego Bayona, è famoso per essere stato il primo luogo in Europa a venire a conoscenza della scoperta del “nuovo mondo” da parte di Cristoforo Colombo, grazie all’arrivo dei marinai che tornavano dall’America.

C come Camino de Santiago. Cosa può rappresentare meglio questa regione, se non il Cammino di Santiago? Un percorso non solo legato alla religione, ma anche spirituale: in molti, infatti, partono per questa esperienza non solo per motivi religiosi ma anche per superare i propri limiti e riscoprire sè stessi.

D come Deportivo de La Coruña. Una delle più famose squadre di calcio galiziane, di casa nella città di A Coruña. Fondato nel 1906, i suoi colori ufficiali sono il bianco e il blu, gli stessi della bandiera gallega.

E come Empanada. Una specie di torta salata ripiena. Il ripieno può essere sia di carne (sopratutto trita), di pesce (cozze, capesante, merluzzo…) o di verdure. E’ uno dei piatti che, se andate in Galizia, non potete certo perdervi!

abc galizia - empanada gallega - aspassoperlaspagna.it

 F come Finisterre. In gallego Fisterra, è il punto finale del Cammino di Santiago, famoso soprattutto per il suo faro. Il suo nome deriva dal latino finis terrae ovvero la “fine delle terre”.

G come Gallego. Insieme al catalano e all’euskera, è una delle altre 3 lingue riconosciute ufficialmente in Spagna. Questa lingua viene molto influenzata dal vicino Portogallo, tanto che molti termini sembrano quasi appartenere all’idioma portoghese. Sulla pagina Facebook pubblico, ogni 3 settimane, una parola chiave in gallego…la notate la somiglianza con il portoghese? 😉

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1919436468342818.1073741839.1728878190731981&type=1&l=2bec54d495

 

H come Hércules. Simbolo della città di A Coruña, la Torre di Ercole, è stata costruita dai Romani ed è unico dei fari romani ancora in funzione anche se rimangono solo poche pietre originarie, in quanto il faro è stato ricostruito nei secoli. Dal 2009 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco.

I come Islas Cíes. Chiamate in gallego Illas Cíes, sono 3 isole raggiungibili, non in tutti i periodi dell’anno, principalmente dalla città di Vigo. Le 3 isole si chiamano Illa de San Martiño, Illa do Monte Agudo e Illa do Faro.

L come Lugo. Lugo è la più antica città galiziana, fondata dai Romani nel 14 a.C. Le mura romane sono ancora intatte e sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità nel 2000.

M come Costa da Morte. Il nome, anche se è in gallego, è facilmente comprensibile e le è stato dato per le difficili condizioni di navigabilità nelle sue vicinanze. Tristemente nota per il naufragio della petroliera Prestige nel 2002 che fu uno degli incidenti medioambientali più gravi in Europa: il petrolio arrivò fino al Portogallo e alla Francia!

N come Noite Meiga. La sua traduzione è “notte delle streghe” e viene celebrata in giugno ed è la notte più aspettata dell’anno. Nata per concentrare nello stesso periodo due eventi: uno profano (il solstizio d’estate) e uno cristiano (la nascita di Giovanni Battista), ve ne avevo parlato qui.

O come Orujo. L’orujo si utlizza per fare un aguardiente ovvero una specie di grappa. Se capitate in Galizia (ma è disponibile anche in altre parti della Spagna), non perdete l’occasione, però, di gustarvi la buonissima crema di Orujo. Il gusto è molto simile a quello del Baileys ed è ottimo anche per chi, come me, non ama gli alcolici.

P come Percebes. Sono dei crostacei particolarissimi, tipici della Galizia. Vi avevo già raccontato che cosa sono, come si raccolgono e come si mangiano nell’articolo che potete leggere qui

Q come Queimada. Sembra quasi un intruglio magico, una pozione. E’ una bevanda preparata con chicchi di caffè, frutta, zucchero e aguardiente, consumata durante la Noite Meiga.

noite meiga - la queimada

R come Rías bajas e altas. Sono i fiumi che sfociano nel mare in Galizia: la parte “alta” è quella al confine con le Asturie, molto più frastagliata mentre quella “bassa” è quella al confine con il Portogallo. Delle origini mitologiche dei fiumi della Rías Bajas, vi avevo già parlato qui, con la leggenda della “Mano di Dio”.

S come Santiago de Compostela. La città più visitata della regione e dove possiamo trovare la bellissima cattedrale, meta di pellegrinaggio, dove sono custodite le reliquie dell’apostolo San Giacomo (Santiago).

T come Tarta de Santiago. La Galizia è una delle zone in cui si mangia meglio in Spagna. I piatti più buoni, a mio avviso, sono quelli a base di pesce ma anche i dolci sono molto buoni. Tempo fa avevo preparato la Torta di Santiago (trovate qui la ricetta), un dolce riconoscibile dalla croce con cui viene decorata.

Tarta de Santiago - aspassoperlaspagna.it

U come Uva. La produzione del vino in Galizia è molto importante. Per gli amanti di questo prodotto, non fatevi scappare i vini locali come l’Albariño e il Ribeiro.

V come Vieiras. Il termine è traducibile come “capesante”. Questo tipo di mollusco è molto più grande rispetto alle capesante nostrane anche perché sono oceaniche. In Galizia vengono mangiate principalmente in due modi: a la gallega (trovate qui la ricetta) e grigliate con (o senza) limone.

Z come Zamburiñas. Le zamburiñas sono delle piccole capesante. Molto buone grigliate e con un po’ di limone.

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