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L’Artium di Vitoria-Gasteiz, il museo d’arte basca sotterraneo

Vitoria-Gasteiz, una città ricca di storia e con un centro storico che vi potrebbe far sentire catapultati nel Medioevo, ha un luogo in cui dare sfogo all’arte contemporanea basca: il Museo Artium

Artium Vitoria-Gasteiz museo - entrata

Museo Artium di Vitoria-Gasteiz – l’edificio

Accolti all’ingresso da un’enorme scultura color ruggine, “La Mirada” (lo sguardo), opera del 2001 dell’artista Miguel Navarro, il Museo Artium risulta subito diverso dagli altri musei che siamo abituati a visitare. Si sviluppa, infatti, verso il basso ed è così organizzato: la biglietteria al piano terra, la sala d’aspetto e i bagni al -1 e la sala espositiva al piano -2, oltre ad un edificio esterno. Questa particolare costruzione è dovuta al fatto che il luogo doveva essere adibito a stazione degli autobus, ma a seguito del fallimento dell’impresa edile, venne riconvertito in museo d’arte. Aperto nel 2002, ha festeggiato l’anno scorso i suoi primi 15 anni.

Artium Vitoria-Gasteiz museo - la Mirada -aspassoperlaspagna.it

Museo Artium di Vitoria-Gasteiz – le opere

Vi è una collezione permanente e una temporanea delle opere esposte. Ai grandi nomi internazionali come Dalí e Miró, si affiancano opere di artisti locali, ugualmente conosciuto sul territorio basco. 

Artium Vitoria-Gasteiz museo - miró -aspassoperlaspagna.it

Museo Artium di Vitoria-Gasteiz – orari e prezzi

L’entrata è possibile dal martedì al venerdì dalle 11:00 alle 14:00 e dalle 17:00 alle 20:00 e sabato e domenica dalle 11:00 alle 20:00 con chiusura solo il lunedì. I costi sono davvero onestissimi: 5 € per adulti mentre è gratis per i minori di 14 anni. Cosa particolarissima la tariffa “tú decides” per studenti, disoccupati, pensionati e persone con età maggiore di 65 anni. In cosa consiste questa tariffa? Tu decidi quanto e se pagare! Questa promozione è valida anche tutti i mercoledì e l’ultimo fine settimana del mese. Vi consiglio, se conoscete lo spagnolo, la visita guidata con un addetto del museo.

 

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