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La casa di carta: la serie Netflix con un piano di rapina geniale

Netflix lo ha fatto di nuovo! Dopo la prima e la seconda stagione de “Le ragazze del centralino“, ci propone una nuova serie composta da 13 episodi: “La casa di carta

la casa de papel - photo credit netflix

La casa de papel – photo credit Netflix

La casa di carta – La casa di papel: titolo e trama

Il titolo della serie è strettamente collegato con il luogo in ci si svolge il tutto ovvero la Fábrica Nacional de Moneda y Timbre di Madrid, quella che noi chiamiamo Zecca. È qui che 8 pregiudicati con diverse “specialità” seguiranno ciecamente le istruzioni del serio e misterioso Professore che, da anni, sta progettando la rapina più spettacolare della storia di Spagna. I nomi degli atracadores (i rapinatori) sono stati da loro scelti utilizzando i nomi delle città per occultare le loro vere identità: Rio, Tokio, Mosca, Helsinki, Oslo, Berlino, Nairobi e Denver. Ognuno ha la sua storia, spesso tormentata e triste, che si intreccerà con la vita degli ignari ostaggi. Fuori dalla Zecca, troviamo Raquel, donna intelligente e coraggiosa, che condurrà le trattative con i sequestratori e cercherà di scoprire il più possibile su chi sono i rapinatori e su come stanarli. Un piccolo spoiler ve lo voglio fare: sono sicura che alla fine dell’ultima puntata direte “no, non ci credo!

La casa di carta – La casa di papel: curiosità

*Nella serie ascolteremo per ben due volte una canzone italiana molto popolare e, secondo me, una delle più belle della nostra storia ovvero “Bella ciao“. Durante una scena, il Professore dice a Berlino “Nada va a salir mal. Somos la resistencia, ¿no?” (Non succederà niente di male. Siamo la resistenza, no?) per poi iniziare a cantare questa canzone, già molto nota in Spagna. 

*Le maschere utilizzate dai rapinatori per coprire i loro volti rappresentano Dalí, anche se assomigliano più a quelle di Anonymous!

*La serie è già stata trasmessa in Spagna da Antena 3 prima del’emissione su Netflix.

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