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L’ABC dei Paesi Baschi

Oggi partecipo a un’idea di Silvia del blog “Trippando” che, attraverso il progetto #insiders, invita altri blogger a creare un post dove, tramite elenco alfabetico, si faccia un’associazione fra qualcosa di caratteristico del luogo di cui si scrive e che, per un motivo o per l’altro, faccia parte del nostro cuore. Io, ovviamente, ho deciso di iniziare con i Paesi Baschi anche se sto già preparando anche altri articoli (su Andalusia, Barcellona, Madrid ecc ecc) perché, se non l’aveste ancora capito, questo gioco mi ha entusiasmato e non poco! E ora…iniziamo!

A come Aupa. Il saluto basco, formale e non, traducibile come ciao/salve ma anche utilizzabile per incoraggiare la propria squadra o, per rimanere in tema di A e di Paesi Baschi, per gridare “Aupa Athletic!”. Athletic de Bilbao -aspassoperlaspagna.it

B come Bilbao. La città in cui ho perso il cuore e che negli ultimi 20 anni è cambiata moltissimo: da città grigia ed industriale a città moderna e capace di accogliere i tantissimi turisti che la visitano ogni anno.

C come Playa de la Concha. Una delle più belle spiagge spagnole: si trova a San Sebastián e, nonostante affacci sull’Oceano, ha delle acque tranquille perché si trova all’interno di una baia, la Bahía de la Concha (della conchiglia).

D come Donosti/Donostia. E’ il nome basco di San Sebastián ed è il capoluogo della regione di Gipuzkoa che, insieme ad Álava e Bizkaia, formano i Paesi Baschi.

E come Euskera. La lingua parlata in queste zone non ha niente a che vedere con lo spagnolo né con altre lingue europee. Non è solo parlata nei Paesi Baschi, ma anche in alcune aree francesi che, insieme a Navarra, formavano la cosiddetta Euskalherria. Non chiamatelo dialetto! E’ una vera e propria lingua dalle origini ancora sconosciute e che oggi si insegna nell’Ikastola, le scuole dove non si parla spagnolo ma basco.

F come Frontón. I baschi sono famosi nel mondo per il gioco della pelota mano (conosciuta anche come pelota basca) ovvero il gioco nel quale si deve lanciare una pallina molto dura contro il muro e che l’avversario, per non perdere, deve cercare di recuperare e ribattere contro il muro. Ah! In tutto questo non vi ho detto che si gioca solo con le mani!

G come Guggenheim. Dopo essere approdato a Venezia e New York, questa fondazione ne ha aperto uno a Bilbao nel 1997, dando un forte impulso al turismo della città e diventando uno dei musei più visitati della zona. Guggenheim - aspassoperlaspagna.it

H come Hostia. Riconoscerete un basco perché, soprattutto se nervoso, utilizza spesso questa parola che, per capirci, può essere equiparato al “belin” genovese. Non vi scandalizzate troppo, la parola è molto sdoganata ed in realtà ha un significato più leggero di una parolaccia: lo chiamerei “simpatico intercalare”.

I come Ikurriña. La bandiera ufficiale dei Paesi Baschi che si ispirò a quella inglese ma con colori diversi: bianco, rosso e verde ovvero gli stessi della bandiera italiana.

L como Lluvia. Non c’è condizione climatica più caratteristica, nei Paesi Baschi, che la pioggia. Può durare per giorni o scendere fina fina (in questo caso si chiama Simiri) ma, per favore, non fate come quelli che dicono che “a Milano c’è solo la nebbia”: i Paesi Baschi sono molto ma molto di più!

M come Mare. I Paesi Baschi si affacciano sull’Oceano Atlantico ed è per questo che l’acqua è molto fredda e con onde alte, ideali per il surf. Il mare non offre solo divertimento, ma anche tanto lavoro dato che la pesca è uno dei settori fondamentali per la loro economia.

N come Natura. I Paesi Baschi offrono dei paesaggi spettacolari: parchi, montagne e così tante zone verdi che all’inizio penserete di essere in Irlanda! Natura Arboleda - aspassoperlaspagna.it

O come Ongi Etorri. Troverete queste due parole molto spesso in quanto significano “Benvenuto/i”. Nonostante i baschi siano ritenuti un po’ freddi ed isolati, vi sorprenderete per l’accoglienza e per i tanti momenti di aggregazione che creano per stare insieme e far festa (primo fra tutti l’Aste Nagusia).

P come Pintxos. Andare nei Paesi Baschi e non mangiare pintxos è in assoluto un peccato mortale! In realtà non ci riuscireste neanche a volerlo perché ogni bar li vende e hanno così tanti gusti e sapori diversi, da essere alla portata di tutti. Se ve la siete persi, qui vi lascio una ricetta per prepararne uno molto rapido e ciccioso!

Q come Queso Idiazabal. Questo formaggio, di denominazione DOP, viene fatto integralmente con latte di pecora Latxa. Nel paesino di Ordizia, si fa un concorso dove viene eletto il miglior formaggio Idiazabal che verrà venduto, tramite asta, a prezzi veramente folli (si è anche arrivati a 8.000 €!)

R come Ristoranti stellati. Nei Paesi Baschi si raggruppa il maggior numero di ristoranti con Stelle Michelin. Pensate che solo Donostia, città nella quale si è da poco svolto l’evento “Gastronomika” con i cuochi più bravi del mondo, ha 16 stelle Michelin!

S come San Sebastián. Di lei, in realtà, ho già parlato tanto nell’articolo: perla naturale dei Paesi Baschi, capoluogo di Gipuzkoa, patria indiscussa dei Pinxtos e della buona cucina.

T come Txapela. Il cappello maschile tipico, indossato soprattutto dai più adulti o nei paesini. È un berretto in lana che potrete trovare in diversi colori: rosso, nero, blu e verde. È conosciuto anche, ovviamente, come “basco”.

U come Urdaibai. Questa riserva naturale si trova in Bizkaia e venne dichiarata nel 1984 Riserva Mondiale della Biosfera dall’Unesco. Abitata da tantissime specie, animali e vegetali, include parti costiere e montagnose: un vero e proprio spettacolo! Vitoria Gasteiz - aspassoperlaspagna.it

V come Vitoria. Molti pensano che Bilbao sia la capitale dei Paesi Baschi. Si sbagliano! In realtà la capitale è Vitoria-Gasteiz che è anche il capoluogo di Álava ed è stata dichiarata Capitale Verde d’Europa nel 2012.

Z come Zinemaldia. Il più famoso Festival del Cinema spagnolo (paragonabile a quello di Venezia in Italia), si celebra a settembre a San Sebastián ed ha come premio più ambito “la Concha de Oro”, assegnato al miglior film in gara.

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Commenti:

  • 06/11/2016

    Questo post ha evidenziato la mia ignoranza dei Paesi Baschi. Ma soprattutto mai mi sarei aspettata che fosse un luogo ricco di chef! Ci sono altri piatti tipici oltre ai Pintxos?

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  • 06/11/2016

    Conoscevo un po’ i Paesi Baschi, ma non così bene! Grazie per questo alfabeto che mi ha permesso di scoprire questa terra ancora meglio! Aggiuno che ad Aosta poche settimane fa ha aperto un bar ristorane con la specialità Pintxos ;-). Un saluto.

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  • 06/11/2016

    Carina l’idea dell’ABC portata fuori dai confini italiani! Io sto ancora preparando il post su Bologna!

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  • 04/11/2016

    Tempo fa ti avevo detto che – nonostante non ami particolarmente la Spagna – eri riuscita a farmi interessare a questo Paese: te lo ri-confermo!
    I Paesi Baschi poi mi incuriosiscono parecchio proprio perchè si vogliono distinguere 😛

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  • 02/11/2016

    Bellissimo questo articolo, davvero. Ci sono tantissime cose che non conoscevo sui Paesi Baschi, ho letto con molto interesse perché tutto ciò che è cultura spagnola mi incuriosisce! E adesso mi hai fatto venir voglia di un viaggetto…. 🙂

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  • 02/11/2016

    Quanti spunti interessanti! Sono proprio un’ignorante su questa zona 😀

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  • 02/11/2016

    Che bello!!! Sono stata a Bilbao…ma solo un giorno toccata e fuga…quindi non sapevo quasi niente di quello che hai scritto! Ma l’associazione con il “belin” genovese mi ha fatto morire dal ridere…perché lo usiamo come intercalare anche qui a Spezia!
    Ora ho voglia di tornare a Bilbao e magari fermarmi qualche giorno in più ad esplorare!!!

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  • 02/11/2016

    Bellissimo l’articolo dell’abc.
    Si possono scoprire attraverso le lettere tantissime informazioni relative ai propri paesi.

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  • 02/11/2016

    Quante curiosità! Sicuramente mi piacerebbe andarci.

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  • 02/11/2016

    Questo post e l’idea è davvero molto divertente. Tra l’altro ogni lettera presenta degli spunti per scoprire i Paesi Baschi. Brava, è scritto davvero bene 🙂

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