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Lavorare a Málaga: intervista ad Ilenia

Molti degli intervistati per il mio blog, si sono trasferiti in Spagna per amore. Ilenia è partita proprio per questa ragione e adesso vive a Málaga da più di 10 anni. Leggete l’intervista per scoprire come sta vivendo la sua nuova vita in Andalusia!

Ciao Ilenia! Vivi già da molti anni a Málaga. Come mai hai scelto di andare a vivere all’estero? Come mai proprio in Spagna?

Ciao! Vivo a Málaga da circa 13 anni. Per la mia maniera d’essere, non avrei mai pensato di poter lasciare la mia famiglia, la mia cavalla, il mio paese (Valle San Bartolomeo) e il mio lavoro, però la vita a volte riserva grandi sorprese. Grazie alla mia migliore amica Cristina, scoprì i balli latini e, una sera, in un locale chiamato “Sottosopra”, entrò un ragazzo bellissimo, con una giacca di pelle nera, jeans e sguardo accattivante. Il tempo si fermò. Era di Málaga e da quel giorno stiamo insieme, prima come amici e poi come innamorati. Lavorava come infermiere nell’ospedale di Alessandria e, una volta finito il contratto, la scelta era o dimenticare i sentimenti reciproci o partire per una nuova avventura verso Málaga. La scelta è stata dura, ma se si fa per amore ne vale la pena.

Conoscevi già Málaga prima di abitarci? 

No, non conoscevo Málaga prima di conoscere Javi, però prima di venire a vivere qua l’ho visitata un paio di volte in estate e in inverno.

Lavorare a Málaga - aspassoperlaspagna.it

Dove hai studiato e quanto ci hai messo per imparare lo spagnolo? 

Mi iscrissi ad un corso intensivo de “nivel superior de español” all’Università di Málaga. Andavo tutti i giorni dalle 09:00 alle 14:00 e, dopo un mese, posso dire che uscì parlando un livello accettabile. Poi con il tempo (6 mesi più o meno) ho iniziato a parlare in maniera fluida. Ho anche imparato tanto guardando la televisione.

Hai trovato difficoltà nel comunicare con le persone del luogo? Pensi che l’accento andaluso sia molto difficile da capire?

I primi tempi non ho avuto moltissime difficoltà perché Javi parlava italiano e i suoi amici anche, perché erano stati in Italia con lui, quindi quando non capivo qualcosa me lo spiegavano. Lo spagnolo, anche se tutti dicono che è molto simile all’italiano, è una lingua abbastanza complessa, soprattutto in Andalusia, un po’ per l’accento, un po’ per la maniera di parlare (perché si mangiano le “d” e le “s”) e perché si usano tantissime frasi fatte che sono difficili da capire all’inizio e che, grazie a mio suocero, adesso le uso come se fossi di qua! Posso dire che ormai parlo andaluso!

Sei riuscita a trovare subito lavoro?

Nel 2005, la crisi non c’era ancora, o stava appena appena iniziando. Ho trovato subito lavoro in un negozio grazie a delle conoscenze. Poi ho iniziato mandare curriculum e mi hanno chiamata per fare vari colloqui e ho lavorato in tantissimi posti. Adesso lavoro da 9 anni in un “Servicio de Prevención” come impiegata amministrativa.

Come è stato l’approccio con la burocrazia spagnola (cambio di residenza, rinnovo patente, NIE…)?

Per fare il NIE de residentes (Nº identificación extranjeros – fondamentale per lavorare) e il tesserino sanitario, non ci sono stati problemi. Essendo della Comunità Europea, non c’è bisogno di nient’altro. Fondamentale il cambio della patente per legge e anche lì tutto abbastanza facile, anche se gli orari di assistenza clienti sono sempre e solo di mattina e bisogna chiedere un permesso al lavoro. Il problema è stato con la burocrazia italiana (rinnovo Passaporto, carta d’identità, iscrizione all’A.I.R.E. ecc..). A Málaga fino a poco tempo fa il Consolato non poteva rinnovare il passaporto e si doveva andare a Madrid, quindi viaggio in treno 100 € + 114€ di tasse, mi sembrava un’esagerazione. Adesso sembra che sia cambiato, comunque 2 anni fa ho richiesto la cittadinanza spagnola per non avere più problemi di questo tipo.

Cosa ti manca di più dell’Italia?

Beh… certamente la mia famiglia.  La sensazione di avere qualcuno accanto e non a 2.100 km, nel momento del bisogno. Mi manca la cucina italiana, mi manca il mio orticello e la mia campagna, la sensazione di libertà galoppando con la mia cavalla. Mi mancano le cicale, l’odore del basilico, mi manca la mia casa, i miei amici. Mi manca mia sorella, i miei genitori, i miei nonni. Mi mancano la mia terra e le mie radici.

Il tuo piatto tipico preferito?

La cucina spagnola, anche se considerata cucina mediterranea (ed è vero, però parlando di quella cucinata in casa giorno per giorno), devo ammettere che per me è abbastanza pesante. Parlo dell’Andalusia. Molti fritti e carni e poche verdure nei ristoranti. Io sono fortunata perché mia suocera è un’ottima cuoca e la mia alimentazione è equilibrata. Non ho un piatto preferito, però quello che mi piace fare di più quando usciamo, è “tapear” (mangiare tapas). Le tapas sono piccole porzioni di piatti tipici, come la tortilla de patatas, che normalmente si offrono gratis con la bibita. Comunque devo dire che el “jamón serrano” e i formaggi sono davvero buoni.

Quali posti consiglieresti di visitare e quali eventi non bisognerebbe perdersi?

Málaga è piena di risorse. Il centro storico è davvero molto bello. Alcazaba, Teatro Romano, Cattedrale, Museo Thyssen, Museo Picasso, Plaza de la Merced, Gibralfaro, Plaza de Toros, Calle Larios, e se ci allontaniamo un po’ “El Muelle 1” con il nuovo “Museo Pompidou” e “El palmeral de las Maravillas”, che si trova nel porto di Málaga, è un posto davvero affascinante e di notte con la vista alla Cattedrale, è spettacolare. Da visitare anche Mijas, Nerja e Frigiliana. In quanto a evento, la “Semana Santa” (Pasqua) e la Feria di agosto, sono i più emblematici.

Qual è il tuo monumento o luogo preferito di Málaga?

La Alcazaba è il mio monumento preferito. È un forte dell’epoca musulmana ed è situato ai piedi del Monte Gibralfaro. Ad essere sincera però il mio luogo preferito è la passeggiata dei Tunnel che porta da La Cala del Moral al Rincón de la Victoria (due paesi a 12 km da Malaga). Si tratta di tre tunnel scavati nella roccia, dove anticamente passava il treno. Entrando e uscendo, possiamo ammirare il mare e sentire il dolce rumore delle onde. Alla fine dei tunnel, si trova il santuario della Virgen del Carmen e una vista magnifica di tutta la costa.

Mai lasciare Málaga senza…

Passare a prendere un buon bicchiere di vino Moscatel al Pimpi! Locale tipico andaluzo in calle Granada!

Grazie mille per la tua disponibilità 🙂

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Commenti:

  • 19/11/2016

    Che bellezza, con questa intervista mi è sembrato per un po’ di essere di nuovo a Malaga.
    Malaga e l’Andalusia in generale sono dei luoghi che amo, anche io mi ci trasferirei volentieri se ne avessi un buon motivo… non vedo l’ora di tornarci!

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