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Lavorare ad Usurbil: intervista a Giulia

Oggi Giulia ci racconta la sua nuova vita ad Usurbil, un piccolo paesino dei Paesi Baschi. Pronti a scoprirne di più? 😉

Lavorare ad Usurbil - aspassoperlaspagna.it

Ciao Giulia! Adesso stai vivendo ad Usurbil. Come mai hai scelto di trasferirti all’estero? Come mai proprio in Spagna?

Ciao! Mi sono trasferita qui per il fidanzato che è basco, appunto. Era già da un anno che ci conoscevamo e facevamo sempre avanti e indietro fra Italia e Spagna (ups, Paesi Baschi) fino a che non abbiamo dovuto prendere una decisione e alla fine ha vinto la Spagna.

Conoscevi già Usurbil prima di abitarci? Raccontaci qualcosa di più su questo paese

A dire il vero Usurbil lo conoscevo solo come fermata del treno, ma non ci ero mai stata prima. È stato solo quando io e il mio fidanzato abbiamo trovato un appartamento in affitto qui che ho messo piede per la prima volta in questo paese. Ad ogni modo Usurbil è molto tranquillo, lontano dal rumore della città (San Sebastián) ma a meno di 15 minuti di macchina da quest’ultima. La gente in generale è abbastanza gentile anche se, purtroppo, per quanto riguarda la lingua sono molto chiusi, infatti nei negozi e al supermercato ti parlano tutti in euskera e gli avvisi, le lettere del comune, i cartelli stradali con i giorni e orari dei parcheggi sono anch’essi scritti solo in questa lingua, che non è facile da capire. Nonostante questo, gode di un ottimo trasporto pubblico di autobus e treni ed è un paese molto pulito.

Come hai imparato lo spagnolo?

Ho iniziato da autodidatta, con un corso intensivo con manuale e rispettivo CD. Poi mi sono resa conto che mi mancava qualcosa di più pratico e reale, così mi iscrissi a 2 piattaforme di scambio linguistico e da questo è nata una splendida amicizia con un ragazzo delle Canarie e una relazione sentimentale. Ovviamente, viaggiando per passare dei giorni con il mio fidanzato, ho imparato un sacco la lingua.

Di cosa ti occupi? Che consigli daresti a chi sta pensando di trasferirsi lì per lavoro?

Sono terapista di terapie naturali e olistiche e massaggiatrice, lavoro a Donostia, la capitale di provincia e sono contentissima di poter svolgere il lavoro che mi rende felice e mi dà grandi soddisfazioni. A chi pensa di trasferirsi per lavorare come libero professionista posso solo dire che si informi bene riguardo la burocrazia, magari con qualcuno che vive in Spagna, perché ci sono molte cose che funzionano in modo diverso rispetto all’Italia, ma che è bene conoscere. Per chi invece vuole lavorare alle dipendenze di qualcuno non ho grandi consigli, non ci sono particolari differenze fra i due paesi.

Come è stato l’approccio con la burocrazia spagnola (cambio di residenza, rinnovo patente…)?

Il cambio di residenza è stato molto facile, in pochi minuti ho fatto il nuovo documento in comune, il cosiddetto “empadronamiento”, senza nessun problema. Per quanto riguarda fare le carte per divenire “trabajador áutonomo” (libero professionista) è stato decisamente più complesso, ma grazie all’appoggio e aiuto gratuito datomi da due aziende specializzate di avvocati, professionisti e imprenditrici, è andato tutto liscio. Per farmi la carta d’identità spagnola per stranieri (il cosiddetto NIE) invece è stata un’avventura: ogni funzionario mi dava un parere diverso e alla fine, per ora, ho quella provvisoria. Più avanti vedremo che succederà con la patente…

Lavorare ad Usurbil - panorama -aspassoperlaspagna.it

Cosa ti manca di più dell’Italia?

Sicuramente la cucina e l’apertura nei confronti delle persone. Quando vai a mangiare a casa di altre persone o al ristorante la pasta, il riso, i cereali… sono completamenti scotti e le persone friggono quasi qualsiasi cosa. Non parliamo poi della pizza: carissima, finissima, piccola e non molto buona. L’amicizia poi è un tema molto complicato perché le persone hanno già il loro circolo sociale ed entrare a farvi parte è una vera impresa.

Il tuo piatto tipico preferito?

Domanda difficile in quanto vegana… però direi che la paella di sole verdure fatta da chi la sa fare bene è eccellente!

Mai lasciare Usurbil senza…

Aver passeggiato per le stradine del paese per notare i parcheggi assurdi che si inventa la gente. Ce ne sono di creativi, graziosi, di ingegnosi, da multa colossale… insomma, ce n’è per tutti i gusti, ma sicuramente le risate sono garantite!

Grazie mille per la tua disponibilità 🙂

 

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