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Cinema: Otto cognomi baschi

Lo sapete, con il mio blog cerco sempre di “combattere” gli stereotipi spagnoli perché, chi conosce bene la Spagna, sa che non è solo paella, sangría e Barcellona, ma che è tanto, tanto di più.

ocho apellidos vascos-otto cognomi baschi

Nel 2014, uscì un film che mi fece molto ridere e che, se conoscete un po’ gli andalusi e un po’ i baschi, non potrà non far ridere anche voi! Il film di cui vorrei parlarvi oggi è “Ocho apellidos vascos” ovvero “Otto cognomi baschi”, una specie di “Benvenuti al nord”, ma in versione spagnola.

Otto cognomi baschi – Ocho apellidos vascos: la trama

I protagonisti della storia sono Amaia, una taxista basca lasciata dal fidanzato prima delle nozze, che viene portata a festeggiare la sua (non) festa di addio al nubilato a Siviglia dove incontra (e litiga) con Rafa, un cameriere latin lover sevigliano (interpretato da Dani Rovira, un comico che a me piace tantissimo). Dopo la notte, in cui non succederà niente fra di loro, Amaia va via senza portare con sè la sua borsa e Rafa, che si prende una bella cotta per lei, decide di riportargliela nella sua città dei Paesi Baschi (Argoitia) e cercare di conquistarla. Amaia, quando lo vede, a malapena si ricorda il suo nome, ma dopo l’arrivo di suo padre Koldo, un marinaio divorziato (la moglie si è risposata con un andaluso) che non sa che non si celebrerà più il matrimonio e che non conosce il fidanzato della figlia, decide di stare con Rafa 3 giorni per spacciarlo come suo fidanzato. Il problema? Il padre è un basco doc e non accetterebbe mai un andaluso in casa (famosissima la battuta: Amaia aveva un fidanzato del sud! – Ah si? Avevi un fidanzato del sud? – Sì, di Vitoria! (capitale dei Paesi Baschi) o quando, durante una manifestazione, la famosa canzone dei Los del Río diventa “Euskadi tiene un color especial”). Come finisce? Sicuro che sapete già la risposta, ma io non voglio svelarvi di più 😉

Otto cognomi baschi – Ocho apellidos vascos: origine del nome

Il nome del film, deriva dal fatto che gli spagnoli non hanno un solo cognome ma due: il primo lo prendono da parte del papà e il secondo da parte della mamma. Se io mi chiamassi Stefania Rossi Cerino, vorrebbe dire che mio papà di cognome si chiama Rossi e mia mamma si chiama Cerino. Ma allora perché 8 cognomi? Perché per i baschi (ovviamente è un’esagerazione), sei basco se la tua famiglia è basca da almeno 4 generazioni. Se io fossi Stefania Rossi Cerino Monti Laghi, quindi se avessi 4 cognomi: sarebbero Rossi (mio papà), Cerino (mia mamma), Monti (secondo cognome di papà), Laghi (secondo cognome di mamma) e infatti mio papà si chiamerebbe Marco Rossi Monti mentre mia mamma si chiamerebbe Maria Cerino Laghi. Un po’ tanto complicato, eh?! Forse, coi colori, diventa più semplice 😉

Otto cognomi baschi – Ocho apellidos vascos: gli stereotipi

Tutto il film, ovviamente, ruota intorno agli stereotipi che si hanno sui baschi e sugli andalusi. Per i baschi, i principali sono: il fatto di essere legati all’organizzazione terroristica ETA, che le ragazze sono considerate molto fredde, che dicono sempre “hostia”, che si vestono un po’ strano e, quello che ho sempre notato anche io e mi ha fatto molto ridere, è il tipo di frangetta che molte ragazze hanno. Per gli andalusi: l’accento molto molto forte, il fatto che siano latin lover, il modo in cui si vestono, che parlano sempre dicendo corazón/amor/”miarma”, il loro amore per la religione e la loro cordialità.

Perché vi ho parlato di questo film, visto che non è uscito in Italia? Perché si può trovare online, perché vi apre un mondo sulla cultura basca e andalusa e perché, se il vostro livello di spagnolo è molto buono, potete esercitarvi un po’ con lo spagnolo. C’è un altro motivo per cui ve ne ho parlato ovvero il fatto che su Netflix potete trovare il sequel, “Otto cognomi catalani“. Qui sotto vi lascio il trailer e resto a disposizione se non riuscite a trovarlo online 😉

 

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