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Studiare a Santander: intervista ad Oscar

Oggi Oscar ci porta in Cantabria, a Santander, nel nord della Spagna. Vi va di scoprire insieme cosa ne pensa? 😉 studiare a Santander - aspassoperlaspagna.itCiao Oscar! Hai deciso di fare il tuo Erasmus a Santander. Come mai hai scelto di trasferirti all’estero? Come mai proprio la Spagna? Ciao! L’anno scorso ho iniziato il corso di laurea in Economia e Commercio a Milano e appena uscì il bando Erasmus, feci subito richiesta. Lo feci soprattutto perchè ero molto curioso (e lo sono tutt’ora) di scoprire “cosa c’è là fuori” e penso che in un corso di laurea come economia sia assolutamente fondamentale conoscere meglio il mondo che ci circonda piuttosto che studiarlo solamente nei libri. Principalmente, quindi, mi ha mosso la curiosità, la voglia di mettermi in gioco e la voglia di conoscere culture diverse per abbattere gli stereotipi e, perchè no, sfruttare l’occasione per imparare una nuova lingua. La Spagna fu subito una delle mie prime scelte perchè era da tempo che volevo imparare lo spagnolo e quindi colsi l’occasione. Che Università hai frequentato? Cosa ne pensi del loro sistema universitario? Che differenza trovi con l’Università italiana? Ho frequentato l’Universidad de Cantabria e devo dire che ho trovato molte differenze con l’Università italiana. Innanzitutto la loro dura 4 anni e la nostra 3 (più 2 anni facoltativi), ma soprattutto ho trovato ritmi molto più serrati. Loro infatti hanno solo 3 appelli che sono a ridosso delle lezioni e quindi non hanno 2 mesi di sessione d’esame come noi, ma solo 2/3 settimane. Per di più, oltre all’esame classico hanno anche un sacco di lavori di gruppo e/o relazioni che bisogna consegnare settimanalmente e che quindi ti tengono molto impegnato. Insomma ti stanno sempre col fiato sul collo. Conoscevi già questa città prima di abitarci? Perchè l’hai scelta? Conoscevo la banca Santander e non pensavo esistesse anche la città. Per il mio corso di laurea potevo scegliere tra Bilbao, Madrid e Santander. Non scelsi Madrid perchè venendo già da Milano non volevo andare in una metropoli bensì in una città a misura d’uomo dove puoi andare dovunque a piedi, i prezzi sono contenuti e (cosa più importante) è molto più facile formare una grande famiglia Erasmus con ragazzi che provengono da tutte le parti del mondo. Bilbao non la scelsi perchè sapevo che la si parla il basco e quindi volevo andare in una città più “neutrale” e la scelta ricadde quindi su Santander, che oltretutto ha anche la spiaggia e la possibilità di fare surf 😊  Dove hai imparato lo spagnolo? Ho iniziato a studiarlo da zero lo scorso agosto facendo una vacanza-studio a Valencia. Esperienza fantastica perchè ho unito le due cose e facendo a tutti gli effetti una vacanza ho iniziato a imparare lo spagnolo divertendomi e immergendomi completamente nella cultura. Sono stato a Valencia 1 mese e in quel periodo ho imparato le basi per poter comunicare. E’ stato un gran vantaggio venire a Santander con già una base della lingua soprattutto per l’integrazione sul posto e il disbrigo di tutta la burocrazia. Ho comunque continuato anche successivamente con lo studio della lingua spagnola e a fine maggio farò l’esame C1. Hai trovato difficoltà nel comunicare con le persone del luogo?  Nonostante lo spagnolo sia simile all’italiano durante i primi giorni a Valencia mi sono sentito un po’ spaesato. Riuscivo a farmi capire però non si può pretendere di andare avanti 1 anno comunicando a gesti o cercando di parlare spagnolo aggiungendo una “s” 😃. La mia ansia era dettata dal fatto che se trovavo difficoltà nella vita di tutti i giorni non riuscivo ad immaginare come avrei potuto affrontare la vita universitaria. Per fortuna già dopo le prime settimane l’ansia sparì completamente perchè realizzai che stavo imparando la lingua e che miglioravo a vista d’occhio, merito del fatto che ero completamente immerso nella lingua e questo mi ha permesso di impararla molto più velocemente.  studiare a Santander - Faro - aspassoperlaspagna.it Cosa ti mancava di più dell’Italia? Principalmente la famiglia e gli amici (oltre al caffè e alla pizza) che però, per fortuna, mi sostengono e li sento spesso tramite i social network che ormai permettono quasi di annullare le distanze. Per quanto riguarda la pizza qua l’ho trovata molto costosa (troppo) e per mangiarne una decente ho dovuto spendere almeno 10 euro. Per fortuna però qua si mangia bene e quindi non mi manca più di tanto il cibo di casa. Durante il tuo Erasmus, hai visitato altre città? Quali consiglieresti assolutamente? Certo! L’Erasmus è anche un’opportunità per viaggiare con i nuovi amici internazionali e non me la sono fatta scappare. Ho visitato molte città come Leon, Burgos, Salamanca, Bilbao, San Sebastián ecc… e assolutamente consiglio di visitare León e San Sebastián. León mi è piaciuta molto per il centro storico che è molto bello da visitare e San Sebastián per la sua “polivalenza”. Questa città, infatti, oltre ad avere un centro storico molto carino possiede anche alcuni musei che vale la pena visitare (specialmente l’Oceanarium) ed essendo sull’oceano offre anche spiagge e panorami stupendi. Purtroppo quando sono andato io pioveva e ho scattato solo una foto della piazza del comune. Per quanto riguarda León, invece, ho la foto della cattedrale della città e di “Casa Botines”, struttura progettata dal famoso Gaudí. Raccontaci qualcosa di interessante o particolare su Santander Santander è collocata in una specie di baia e per questo è quasi completamente circondata dall’oceano. Alcuni studenti vivono nella parte opposta e al posto di usare la via “terrena” che è più lunga prendono un battello e tagliano via oceano. Questo battello è usato molto anche dai surfisti che lo utilizzano per andare a surfare in posti fuori dal “casino cittadino”. Qual è il tuo monumento o luogo preferito di Santander? Perchè? Il mio luogo preferito è il faro. Ci sono stato per la prima volta durante le giornate di orientamento che l’Università aveva organizzato e me ne sono subito innamorato. Non di rado le persone organizzano una bella camminata in spiaggia, per poi salire su una specie di collina e raggiungere il faro per guardare il tramonto. Inutile dire che quando uno è stressato dalla vita di tutti i giorni è un posto magnifico per rilassarsi con una birra e una paio di amici. Penso che questa esperienza non mi stia lasciando “solo” degli esami dati e una lingua imparata, ma molto di più: degli amici internazionali, una conoscenza del mondo un pochino più ampia e soprattutto la capacità di organizzarmi completamente da solo e di gestire le mie emozioni (cosa molto importante nel lavoro e anche nella vita). Penso che l’Erasmus sia un’ottima opportunità di crescita personale e professionale e per questo la consiglierei fortemente a tutti.
Grazie mille per la tua disponibilità 🙂

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