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Traiano ed Adriano, gli Imperatori spagnoli di Roma

Non so voi, ma quando penso agli Imperatori dell’Antica Roma, do per scontato che siano persone nate e cresciute nella capitale di uno degli Imperi più potenti del mondo. 

Con mia grande sorpresa, invece, ho scoperto che due di loro sono nati in terra iberica: sto parlando degli Imperatori Traiano ed Adriano.

Andiamo con ordine: i Romani arrivarono in Hispania nel 218 a.C. per spodestare i Cartaginesi prima e la popolazione locale poi. Questo processo si concluse dopo due secoli di battaglie (218 a.C. – 19 a.C.) e numerosi episodi memorabili come quello che avvenne in Numancia (Numanzia in italiano, vicino Soria), dove gli autoctoni decisero di suicidarsi piuttosto che arrendersi al nemico.

Con la romanizzazione, vennero introdotte leggi, usi e costumi e la lingua parlata a Roma, il latino, ma vennero anche fondate numerose città, esistenti ancora oggi, quali: Cartago Nova (Cartagena), Tarraco (Tarragona), Toletum (Toledo), Emerita Augusta (Mérida), Caesaraugusta (Saragozza), solo per citarne alcune. 

imperatori spagnoli romani - aspassoperlaspagna.it
imperatori spagnoli romani - aspassoperlaspagna.it

Marco Ulpio Nerva Traiano, meglio conosciuto come Traiano, nacque nel 53 d.C. ad Itálica (vicino Siviglia), la città fondata da Scipione l’Africano, e regnò dal 98 d.C., succedendo a Nerva, fino alla sua morte (che avvenne nel 117 d.C.). Fu uno dei più importanti statisti del suo tempo tanto che, sotto il suo Impero, Roma arrivò alla sua massima espansione territoriale, arricchendo la città non solo a livello economico ma anche artistico e funzionale (le famose Terme di Traiano, ad esempio, erano il più grande edificio dell’epoca di questo tipo).

Anche l’Imperatore Publio Elio Traiano Adriano, più noto come Adriano, nacque ad Itálica nel 76 d.C. e regnò dal 117 d.C., succedendo a Traiano, fino alla sua morte che avvenne nel 138 d.C. Celebre per il “Vallo di Adriano“, il muro costruito in soli 6 anni (122-128 d.C.), che in Britannia divideva i territori romani dalle popolazioni barbare e, di fatto, l’isola in due parti, costituendo la parte più settentrionale dei territori dell’Impero Romano. L’opera fu così immensa che, nonostante siano passati poco meno di 2000 anni, parte del muro è ancora visibile ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1987.

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