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Il fotografo di Mauthausen: la vera storia di un uomo coraggioso

Chi mi segue da un po’, saprà che Netflix è uno dei miei siti preferiti e che è uno dei tanti modi che utilizzo per mantenere vivo lo studio dello spagnolo. Recentemente mi sono letteralmente imbattuta in un film emozionante che, tra l’altro, racconta una storia dura quanto realmente accaduta: El fotógrafo de Mauthausen, egregiamente interpretato dal galiziano Mario Casas.

Il fotografo di Mauthausen: la trama

Francisco Boix è un prigioniero catalano internato nel campo di concentramento austriaco di Mauthausen. Figlio di un sarto appassionato di fotografia, Francisco capisce che l’unico modo di sopravvivere il più a lungo possibile in quel luogo è quello di fare ciò che il padre gli aveva insegnato ovvero fotografare. Aiuterà, così, il Terzo Reich a tenere testimonianza di ciò che accadeva nel campo, avendo dalla sua anche una buona conoscenza della lingua tedesca. Con la caduta di Stalingrado, i nazisti decidono, però, di disfarsi delle prove fotografiche. È a quel punto che Francisco, con la cooperazione di altri prigionieri spagnoli, prende la decisione di nascondere i negativi delle foto all’interno e all’esterno del campo. Tutto il mondo deve sapere e le prove non devono essere distrutte.

Il fotografo di Mauthausen - aspassoperlaspagna.it

Il fotografo di Mauthausen: la situazione storica

Dal campo di Mauthausen passarono più di 7000 spagnoli, imprigionati per aver lottato contro il regime nazista o prelevati dai campi profughi, a seguito della loro fuga dalla Spagna franchista. Riconoscibili dal triangolo azzurro, quello dei prigionieri politici, furono fra i primi ad arrivare. Il campo di Mauthausen fu definitivamente liberato dagli americani il 5 maggio 1945.

Il fotografo di Mauthausen: chi era Francesc Boix i Campo

Il protagonista della storia è un uomo realmente esistito. Comunista catalano, combattè nella guerra civile spagnola contro Francisco Franco e fu imprigionato nel campo austriaco dove lavorò come fotografo. Grazie al suo atto di coraggio e ai negativi salvati dalla distruzione, fu uno dei testimoni chiave ai processi di Norimberga e Dachau. Dopo la liberazione, lavorò come fotoreporter a Parigi, dove mori nel 1951, a soli 31 anni. Alla fine del film potrete vedere le foto realmente scattate da Boix, le prove usate per condannare tanti nazisti dopo la guerra.

Vi lascio qui il trailer del film che testimonia il coraggio di un uomo, ma anche una delle pagine più brutte e tremende della storia europea.

 

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