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Paella valenciana: cos’è, dove e come mangiarla

Dire paella e non pensare subito alla Spagna, non è proprio possibile!

Se mi conosci già, sai che una delle mie “battaglie” più grandi è quella di far conoscere non solo ciò che è tipico della Spagna, ma soprattutto quello che non lo è. Non scrivere della paella, però, non sarebbe stato corretto.

Questo piatto, molto amato dai turisti (ma non solo) è un piatto che ha le sue radici nella tradizione contadina, un piatto povero, tipico della domenica dove la famiglia si riuniva nel, probabilmente, loro unico giorno di riposo.

Cos’è la paella valenciana

La paella valenciana è un piatto a base di riso, il cui nome deriva dalla padella nella quale viene cotta ovvero una padella tonda e di grande diametro, non molto alta, con due manici. 

In merito agli ingredienti, ognuno la cucina seguendo i propri gusti anche se quella tradizionale prevede, oltre al riso bomba, anche carne di coniglio, di pollo, fagioli, garrafón (un tipo particolare di fagioli), judías verdes (fagiolini), pomodoro, olio, sale e zafferano.

tavolo con paella valenciana di frutti di mare

Le altre tipiche varianti di paella sono quella di marisco (con frutti di mare) e quella mixta (ovvero dove sono presenti sia carne che pesce).

A differenza dei ristoranti, dove non si può completamente personalizzare il piatto, ogni famiglia la cucinerà come meglio crede. In ogni caso la paella è sempre tanta (è un piatto da condividere) e non è quindi difficile “scartare” ciò che meno ci piace (sono certa che lo mangerà sicuramente qualcun altro).

albufera valencia paella tramonto uomini in barca

DOVE MANGIARE LA PAELLA VALENCIANA

Nonostante la paella sia ormai un piatto tipico che puoi gustare in (quasi) tutta la Spagna, la paella valenciana (il nome dà già un indizio) è un piatto tipico della città di Valencia e, in generale, della Comunità Valenzana (Comunidad Valenciana).

Mangiarla da altre parti non è peccato (almeno non così grave), ma personalmente sono fermamente convinta che ogni piatto debba rispettare il suo luogo d’origine: la pizza napoletana è buonissima, ma se mi trovo a Bologna per qualche giorno, preferirei mangiare dei buoni tortellini.

È proprio a pochi km dalla bellissima città di Valencia che è possibile visitare il luogo dove l’ingrediente madre della paella, il riso, nasce: l’Albufera!

Un luogo magico (ancor di più al tramonto) di cui ti avevo già parlato in questo articolo.

COME MANGIARE LA PAELLA VALENCIANA

In che senso “come mangiarla”? Nel senso che ci sono dei piccoli accorgimenti che, soprattutto alle persone non del luogo, potrebbero facilmente sfuggire.

La paella, come dicevo all’inizio, nasce come un piatto tipico della domenica, mangiato in compagnia dell’intera famiglia.

Per questo, i ristoranti che davvero vogliono rispettare la tradizione, non la serviranno a cena, ma solo a pranzo

C’è, però, un altro indizio che ti fa capire che sei nel ristorante giusto: dall’ordine dovrai aspettare almeno 30-40 minuti (preparati già a smorzare l’attesa con due tapas). Perché così tanto tempo? Perché la paella ha bisogno di tempo per essere preparata e se venisse servita prima di questa tempistica, significherebbe che è una paella riscaldata, non preparata per noi. Dato anche il costo, non così economico, direi che è meglio evitare.

ALCUNE CURIOSITÁ

Il 20 settembre si celebra il World Paella Day ovvero la Giornata Mondiale della Paella (Día Mundial de la Paella), giorno scelto in concomitanza con il periodo di raccolta del riso.

La paella migliore si dice essere quella con il socarrat ovvero quella crosticina che rende il riso croccante (ma non bruciato!)

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